Sono il presidente del Rotary Club Parma Farnese, che ha partecipato, insieme al Distretto Rotary 2072 e agli altri Club: Parma, Parma Est, Salsomaggiore e Brescello, al finanziamento del concorso per il progetto del nuovo Ponte della Navetta.
Mentre esprimo al Comune e a tutti gli interessati (prima di tutti i nostri concittadini colpiti dall'alluvione) la nostra massima soddisfazione per il risultato conseguito, faccio presente che, secondo quanto ci hanno spiegato i tecnici, e ha ribadito l'assessore Alinovi alla conferenza stampa di presentazione, ripristinare il ponte 'com'era e dov'era' stavolta non si può, proprio per evitare che rischi di crollare di nuovo, come peraltro era già successo in passato.
Occorre invece realizzarlo a campata unica, per limitare al massimo la resistenza offerta al flusso dell'acqua (e ai detriti che l'acqua trasporta) durante le piene del Baganza.
Ma confidiamo che il 'com'era e dov'era' verrà rispecchiato nello spirito con cui il ponte verrà ricostruito, con la partecipazione determinante della cittadinanza alla scelta del progetto.
↧